I Friggitelli, quando ancora non si chiamavano in questo modo, nel gennaio del 1493 già viaggiavano sulle navi di Colombo ed arrivavano sulle tavole di noi italiani.
I napoletani gli hanno attribuito il tipico nome friariello o “pupariuol ‘e ciummo“ per la loro forma, un po’ incurvata che ricorda la forma di un gambero, e per l’uso gastronomico tipico partenopeo di friggerli.
I puparuoli friarielli sono prodotti tipici campani, raccolti ancora verdi, caratterizzati da una forma a cornetto ma con punta trilobata. Sono teneri, dolci ed ipocalorici, per questo possono essere fritti senza troppi rimpianti: 100 grammi di friggitelli freschi apportano solo 26.5 kcal e possiedono 5.1 grammi di carboidrati. Rappresentano uno dei contorni più graditi di questo periodo, gustati il più delle volte accompagnati con pomodorini, oppure stufati con altre verdure.
Grazie alle alte quantità di fibre presenti nei friggitelli, essi migliorano le attività intestinali, favorendo allo stesso tempo il dimagrimento.